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Pozzo di Adi Narae

Il pozzo di ADI NARAE, nella provincia di Gulomekada, é attualmente in corso di riabilitazione grazie a Roberto, Esrael e Raffaella e garantirà acqua potabile a oltre settecento persone della zona.

Percentuale di finanziamento:
0%

Raggiunto:

Traguardo: 

Livello di realizzazione: In Corso di Realizzazione
Numero beneficiari: 700 persone
Finanziabilità: Finanziato
Profondità del pozzo: 60 metri
Donatore: Roberto, Esreal e Raffaella
Termine progetto: Novembre
 2024

Pozzo di Adi Narae

Da oltre 15 anni la Fondazione Butterfly, nell’ambito del programma di cooperazione internazionale  “Dona l’acqua“, reso possibile dal partenariato in essere con l’ADCS, realizza in Etiopia, nella zona orientale della regione del Tigray, progetti di riabilitazione di pozzi ormai secchi, finalizzati al miglioramento dell’accesso ad un sano approvvigionamento idrico a favore delle popolazioni rurali della zona.

Nel mese di Novembre 2022, finalmente conclusa una guerra che si è protratta per oltre due anni, causando più di seicentomila morti e costringendo milioni di persone ad abbandonare le proprie abitazioni. Oggi è di estrema urgenza il poter garantire acqua potabile a questa gente che lotta per la sopravvivenza in quanto pozzi d’acqua e scuole sono stati oggetti di devastazione e razzia.

Abbiamo ricevuto un lungo elenco di richieste da parte del nostro partner locale per la riabilitazione di pozzi  da tempo ormai privi di acqua e prevediamo di effettuare un prossimo viaggio nel mese di Giugno 2024.

Tra i pozzi che riusciremo a inaugurare nel prossimo viaggio, ci sarà il pozzo di ADI NARAE, nella provincia di Gulomekada,  attualmente in corso di riabilitazione grazie alla generosità di Roberto, Esrael e Raffaella che fanno dono di quest’acqua potabile a tutta la gente del villaggio. Si tratta di  circa settecento persone, che versano in condizioni di estrema difficoltà anche a causa di una siccità che non si conosceva dal lontano 1985.
Questo progetto d’amore risparmierà la fatica delle donne, costrette a percorrere decine di chilometri a piedi, con una tanica di 30 chili sulle spalle, per riempirla di acqua spesso contaminata.

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